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Giuditta, studentessa ventitreenne, decide di rendersi finanziariamente autonoma dai propri familiari: per questa ragione, si rivolge ad un’agenzia interinale, che l’assume per poi assegnarla alla Bacchide S.p.A., impresa di pulizia molto in vista. Quest’ultima decide d’impiegarla come addetta alla sanificazione degli locali del nosocomio cittadino, in virtù del contratto d’appalto pubblico stipulato di recente con l’ASL.Il termine del rapporto lavorativo viene fissato al 16 agosto 2023.Il giorno 14 giugno, la Bacchide ha comunicato a tutti i prestatori in somministrazione che, in virtù dell’incremento delle operazioni chirurgiche programmate, si rendeva necessario un incremento del servizio di pulizia, pertanto ha deciso di rinnovare l’accordo lavorativo a tutti i prestatori fino a dicembre 2023; quanto a Giuditta, tuttavia, tale rinnovo non è intervenuto: la Società le ha, infatti, comunicato che il suo apporto non era più necessario.Tale decisione ha affranto la ragazza, la quale s’è immediatamente recata da Kevin, suo avvocato di fiducia, palesandogli di essere in dolce attesa da quattro mesi circa.Il legale le suggerisce di proporre ricorso al Tribunale competente, poiché la condotta tenuta dalla Bacchide è palesemente *discriminatoria*, come sottolineato di recente dal Giudice del Lavoro di Milano.Il datore Ti ha emarginato solo perché attendi un figliuolo? Rivolgiti al nostro _team_ professionale, che provvederà a mettersi sùbito in contatto con Te per aiutarti a tutelare i Tuoi diritti!

di Adriano J. Spagnuolo Vigorita